vurpilu ha scritto: mercoledì 15 aprile 2020, 14:34
Minaccia ha scritto: mercoledì 15 aprile 2020, 14:09
Il calcio è la terza industria nazionale, se collassa collassiamo tutti e non mangia più nessuno. Oltretutto la seconda è la moda e quindi diranno che bisogna ricominciare a fare sfilate per vendere vestiti e uno risponderà, ma come, la gente muore e questi vogliono sfilare? In un momento come questo la necessità è sfilare?
Sì, lo è, come è necessario salvare il calcio che porta allo Stato miliardi di indotto. Bisogna piuttosto trovare un modo intelligente per farlo, che NON è giocare a porte chiuse ogni tre giorni con quaranta all'ombra pur di finire il campionato.
Dissento in parte...se nn si potrà più entrare negli stadi per un anno voglio vedere....che produce il calcio ??? Io mi preoccupo prima della nostra industria manifatturiera che è la seconda d'Europa e che oggi è in ginocchio, per non parlare dei piccoli commercianti e degli autonomi...una volta i mecenati finanziavano il calcio, non ci mangiavano, non pietivano aiuti dal governo, non minacciavano e tenevano sotto scacco politici e istituzioni..oggi c'è la società dei servizi (cioé un caz* di niente vedi, ad es., imrese che ingiarmano con i buoni pasto..che caz* producono??? )...si ritornasse a produrre beni tangibili e lo stato aiutasse chi produce beni tangibili no aria fritta, fuffa, oppio dei popoli (come nella specie)...
smettiamola di scimmiottare il modello anglosassone che fin qui ci ha portato alla tomba..il futuro del calcio italiano per me passa dalla valorizzazione dei giovani..e nn mi si venga a dire che ci vogliono strutture, costi, tempi...negli anno 80-90 dove dettavamo legge che caz** di settori c'erano? i bordon, bergomi, maldini, zenga, pagliuca, blocco italiano juve, vialli, mancini, baggio, totti come caz* sono nati ?? vero è che una volta avevano spazio in prima squadra e oggi preferiscono prendere stranieri e mercenari 2/3 dei quali su munnizza..diamo più spazio ai giovani e in 6-7 anni torniamo a dominare...altro che modello anglosassone, business, azioni e minchiate varie....emblematica è la vicenda della nostra primavera 2, dove 2-3 giocatori, primo di tutti Sueva da cui ripartirei in ogni caso (b o C), sarebbero stati ben più degni di gran parte degli sciagurati che abbiamo preso e fatto giocare finora..eppure nessuno ha avuto neppure 5 minuti di spazio...
Purtroppo Vurpilu siamo stati "intossicati" dal cosiddetto modello anglosassone e non ne usciamo più.
Sul settore giovanile tutto è cambiato quando le squadre inglesi hanno iniziato a prendere i nostri giovani quando ancora erano in Primavera ( ricordi il caso Gattuso? E ce ne furono altri all'epoca).
Questo ha reso necessario come autodifesa la contrattualizzazione dei giocatori fin dal settore giovanile, e sono arrivati gli agenti!!!
Totti ha raccontato che quando fu convocati in prima squadra, non si voleva cambiare con i giocatori nello spogliatoio visto che non si riteneva al loro livello!
Gli agenti poi hanno alzato tutte le pretese, stipendi, sponsor garanzia di partire da giocare e anche i prestiti e le squadre dove mandare il giocatore ( che permettevano agli agenti di impostare anche altri acquisti di giocatori della propria scuderia).
Una volta i campi erano con l'erba e basta, guardati qualche filmato dove giocavano contro Maradona e Platini, o Van Basten e Baggio, il più delle volte i campi erano al limite della praticabilità, eppure si giocava senza fiatare.
Era un altro calcio, i giocatori non si creavano marchi personali o aprivano più aziende.
Pensavano a giocare perché avevano il piacere di farlo!
Hai mai visto un'intervista di Gullit?
Fa dei paragoni intelligentissimi su come intendeva il calcio lui e come lo intendono i calciatori attuali.
A questo aggiungici che i "brand" delle squadre più famose necessitano di più vittorie per alzare le pretese con gli sponsor e fare più investimenti ( e debiti).
E non escluderei neanche lo stadio di proprietà, che sarà un valore ma lo è perlopiù per avere "garanzie" per ulteriori prestiti.
17 squadre della Premier League sono di proprietà straniera, quasi tutte multinazionali.
Vi pare un caso?
È una "malattia" troppa viziosa e ammaliante perché ci sia la lucidità di fermare tutto il carrozzone e resettare meglio...