Sconfitta a tavolino?
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Re: Sconfitta a tavolino?
A Lecce pare che si giocherà regolarmente. In tal caso l'incazzatura salirà alle stelle perché significa che i lavori sono stati dati ad una ditta capace.O meglio, vorrei sapere da Guarascio e Occhiuto il motivo delle differenza (senza parlare di stravaganti motivi oscuri)
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Sconfitta a tavolino?
ma gli altri politici ,assessori , lecchini ecc.. quelli che sui social scrivevano ogni due secondi " Grande Occhiuto", "grandissimo sindaco", " un sindaco migliore nn potevamo averlo" mo su spariti?
bravi continuanti così jativinne a fanculo tutti definitivamente, ridicoli!
i vari caxxoni il primo occhiuto, a portavoce sua,ass. vizza, chiratru ass. de cicco, tutti i vari consiglieri di tutti gli schieramenti ecc.. nn parra nessuno ah? quando si tratta di feste,festine, inaugurazione ecc.. subito a vantarsi, parlare interviste ecc... Infami ridicoli di merxx!
bravi continuanti così jativinne a fanculo tutti definitivamente, ridicoli!
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Ultima modifica di Rey86 il domenica 2 settembre 2018, 20:01, modificato 2 volte in totale.
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Re: Sconfitta a tavolino?
RACCONTO DI UNA GIORNATA PARADOSSALE. I FATTI, LE DICHIARAZIONI PER ARRIVARE ALLA VERITA’.
Nota di merito ancora per i tifosi rossoblù che hanno dato segno di grande maturità e senso civico abbandonando lo stadio in perfetto ordine nonostante non fossero stati adeguatamente informati della sospensione.
La situazione a Lecce, uguale a Cosenza. Si attende la decisione dell’arbitro, ma a Lecce, in caso negativo sono certi del RINVIO..!!
Nella mattinata di sabato qualcuno lancia l’allarme, io ho letto un post di Piergiorgio Giorno che avvisava che la partita era a forte rischio. Da un rapido giro di verifiche ho appurato che la notizia era fondata. Più tardi si è saputo che, all’ultimo controllo, l’agronomo della FIGC, Giovanni Castelli, aveva dato parere negativo. Subito la ditta appaltatrice si mette al lavoro per tamponare la situazione, ma non si capisce da cosa dipendesse il parere negativo di Castelli. Cominciano a comparire delle foto: la prima mostra una grande buca al centro del terreno di gioco, si pensa ad un malfunzionamento degli idranti, una mancata innaffiatura del terreno con danni allo stesso, ma solo supposizioni, nessuno ovviamente conferma. Poi compaiono le foto del terreno di gioco sul sito Gianlucadimarzio.com e si vede un terreno in stato comatoso, tutto il contrario di quello che si era “immaginato” nei giorni precedenti. Decine le foto postate da tifosi o addetti ai lavori e tutte lasciavano presagire che il terreno fosse in discrete condizioni, in attesa del maquillage definitivo. Stessa cosa per quanto riguarda i sopralluoghi del Castelli e di Carlo Longhi che, fino a venerdì, così mi è stato assicurato ieri sera dai responsabili della ditta e anche dal sindaco Occhiuto, avevano dato l’ok ai lavori e supportato società e Comune tralasciare soluzioni alternative. Ma quelle foto lasciavano forti dubbi. Io stesso sul finire della mattinata ho chiesto parere a Sergio Crocco su cosa fosse potuto succedere a quel terreno. Il Crocco scrisse: “1) Prato di pessima qualità che non ha retto lo stress di tre giorni tra viaggio e messa a dimora. 2) Si è mischiata la terra sottostante la zolla. Non sarebbe un grave danno se le zolle fossero già compattate, ma visto che le hanno messe ora è un problema serio. 3) Mancata, o parziale innaffiatura: Questo sarebbe da arresto immediato.
Insomma non c’era da stare allegri, ma la voglia di rivedere la serie B era forte in tutti noi, con il Verona poi e l’entusiasmo si vedeva anche ai botteghini, presi d’assalto. Alla fine quasi 10 mila i tagliandi venduti. Tutti speravamo che la situazione si potesse recuperare e l’ansia cresceva. Da una parte quindi la voglia di assaporare la serie B, dall’altra la curiosità di capire cosa diavolo stesse succedendo. Notizie zero, l’unico modo per capire era andare allo stadio ed esercitare la funzione di giornalista.
Alle 15 mi avvio, ma allo stadio non si riesce ad entrare, solo uno steward, alla porta carraia, mi dice che i lavori procedevano e che molto probabilmente si sarebbe giocato, mah è andata bene ho pensato. Poi la lunga attesa prima di entrare allo stadio. Ho girato intorno allo stadio fino alle 16.30 prima di poter entrare insieme al collega Danilo Perri. Chissà, adesso capiremo cosa sta succedendo !! In campo alcuni giocatori. Poi l’arbitro, Piscopo di Imperia, verso le 17.15, effettua un sopralluogo con i due capitani. Prova la palla e questa rimbalzava, ma dai gesti di Corsi si capiva che qualcosa non andava. Subito dopo ha fatto scendere le squadre in campo per effettuare il riscaldamento, la decisione, si diceva, sarebbe arrivata dopo la “prova dei tacchetti”. I giocatori del Verona più che riscaldarsi attiravano l’attenzione dell’arbitro sulle falle del Marulla (come si vede nelle foto di Riccardo Tucci sul sito Solocosenza), mentre Aldo Cennamo, dalla tribuna, gli urlava di pensare a giocare !! I giocatori si riscaldavano ed i cancelli rimanevano inopinatamente chiusi. Migliaia di persone fuori che aspettavano al sole cocente, ma che nessuno aveva intenzione di far entrare. Si erano fatte ormai quasi le 18 e gli amici continuavano a fare squillare il mio telefono per sapere cosa stesse succedendo. Ma chi era questo nessuno ? La regola n.5- l’Arbitro - al punto – “tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare“ comma 6: cita che il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, il quale può ordinare all’arbitro di non iniziare la gara per fatti gravi, ma non è questo il caso. La partita non è stata fatta iniziare in conseguenza dello stato del terreno di gioco come citato al punto 6 comma 4 dello stesso articolo. Invece al comma 7 - Il pubblico dovrà essere informato sui motivi del mancato inizio o della interruzione con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato e questo non risulta sia stato fatto nei termini descritti. L’intento comunque era chiaro, non fare entrare nessuno perché poi sarebbe stato più difficile, con 10 mila tifosi nello stadio, non far disputare la partita.
I lavori continuavano con la tracciature delle linee, alcuni ragazzi piazzavano i tabelloni della lega, il segnale era inequivocabile, si gioca. E per alcuni attimi è circolata questa possibilità. Ma i tifosi non venivano fatti entrare! Tutto il Cosenza era in campo, in fermento: Guarascio, Federico, Marulla. Io stesso ho chiamato Carlo Federico, ma la risposta è stata vaga. Nessuno conosceva le intenzioni dell’arbitro. Si saprà in seguito che Il Piscopo, il Castelli ed i dirigenti delle due società sono rimasti chiusi negli spogliatoi per decidersi il da farsi, il tutto mentre i tifosi si accalcavano ai cancelli. Come al solito poco rispetto per loro. Intorno alle 18.30 i ragazzi smontano i tabelloni della Lega, il segnale è inequivocabile, a seguire il comunicato della società. La voce si sparge anche fuori. La delusione è totale, la rabbia incalza per non essere stati avvisati dalla società. In tribuna invece si rimane tutti impietriti, la situazione ha del paradossale, inimmaginabile un tale epilogo. Ma perché si è arrivati a questo punto ? Si poteva evitare l’infamante conclusione ?
Per sapere qualcosa in più non rimaneva che scendere in campo. Il primo pensiero era verificare da vicino le condizioni del terreno. Le foto viste in mattinata rispecchiavano esattamente lo stato del terreno. Come descriverlo per farvi capire le condizioni ? Tante pezze m’bacchiate le une alle altre, non ancora evidentemente assestate, con larghi solchi alle giunture in più parti del campo, con alcuni idranti che sbucavano dal terreno e tante altre pezze in buono stato, più o meno. Secondo alcuni colleghi si poteva giocare, secondo altri meno. Io credo che sicuramente si è dato un appiglio alla società del Verona per non giocare. Parentesi obbligatoria per definire la verità. Riportate le dichiarazioni del presidente del Verona, Maurizio Setti, si intuisce che la società scaligera era disposta al rinvio della partita fino alla mattinata, ma il Cosenza ha deciso di tentare di giocare lo stesso nonostante il diniego del Castelli (l’agronomo FIGC). A questo punto i veronesi si indispettiscono e attivano la linea dura ? Testuale: “faremo valere i nostri diritti nelle sedi competenti per i danni arrecatici, adesso ci rimetteremo alle decisioni dell’arbitro” o hanno continuato su questa linea tant’è che avrebbero rifiutato di iniziare la partita in modo da non consentire all’arbitro di rinviarla? Questo è un nodo cruciale che il Cosenza calcio dovrebbe chiarire. Il sindaco Occhiuto invece mi ha riferito e ha dichiarato che si è deciso di tentare di giocare perché rassicurati dai rapporti degli emissari della FIGC, sempre positivi fino al venerdì, ma aggiungo io, negativi sabato mattina e pomeriggio. I responsabili della ditta hanno cercato, rispondendo alle mie domande, di chiarire che hanno dovuto superare molteplici difficoltà per consegnare i lavori, ma che il terreno di gioco era praticabile per l’80%”. E l’altro 20% ?!?! Che comunque anche loro si sono basati sui referti positivi di Castelli e che sarebbero in grado di fornire un dettagliato rapporto sull’andamento dei lavori in caso di ricorso” (di questo scriverò a parte). Insomma altra pedina chiave è l’agronomo Castelli, sarebbe interessante capire cosa lo ha indotto a cambiare idea nella giornata di sabato, visto che è certo che prima ci siano stati continui ok sull’avanzamento dei lavori. Ho lasciato lo stadio intorno alle 20.15 conscio che di più non si sarebbe saputo. Questi i fatti e le dichiarazioni dei protagonisti in modo che ognuno possa farsi la propria idea.
Nella nottata sono venuto a conoscenza dello stato dei lavori a Lecce, veramente difficile perché non circolavano assolutamente notizie e tantomeno foto. Anche nella città salentina si è dovuto rizollare e le pezze sono le stesse di quelle di Cosenza. Oggi si è saputo anche che l’agronomo è lo stesso di Cosenza, l’ormai famoso Castelli e dalle foto sembrerebbe che anche lo stato del terreno sia molto simile. Perché tanto interesse su Lecce ? Ritengo che le molteplici similitudini possano fornire molte indicazioni su quello che è successo a Cosenza e su un eventuale ricorso. Vedremo
Dal sito Sololecce.it fanno sapere che LECCE - Si è chiuso alle 13 il sopralluogo decisivo sul terreno di gioco del " Via del Mare" da parte degli esperti della Lega calcio, dei delegati della stessa Lega e delle due società. La decisione comune, stando a nostre indiscrezioni che arrivano dalle due società, sarebbe quella di giocare regolarmente Lecce-Salernitana. Fatte salve alcune piccole zone dove è stata minore l'azione della natura nel far crescere l'erba messa a dimora con la rizzollatura degli ultimi giorni, per il resto le condizioni del terreno di gioco sono state definite dagli agronomi della Lega e dalle due società "accettabili".
Mentre su Salernosport24 scrivono: Le notizie che stanno girando a Lecce dicono che si sta lavorando, il campo sarà completato e praticabile e quindi si giocherà. Non si tratta di attendere il placet della Lega o delle società, anche perchè fin quando il direttore di gara non verificherà il campo non si potrà pensare ad un rinvio o altro. Nel caso in cui non si giochi, sarà rinvio oppure c’è rischio di 0-3 a tavolino? Si dovrebbe rinviare, il Lecce non ha responsabilità in questa situazione, lo stadio è comunale ed il Lecce paga il canone di locazione al comune. Anzi la società pare abbia anticipato le spese per i lavori di rifacimento al Comune, proprio per accelerare l’iter.
Davide Franceschiello
Nota di merito ancora per i tifosi rossoblù che hanno dato segno di grande maturità e senso civico abbandonando lo stadio in perfetto ordine nonostante non fossero stati adeguatamente informati della sospensione.
La situazione a Lecce, uguale a Cosenza. Si attende la decisione dell’arbitro, ma a Lecce, in caso negativo sono certi del RINVIO..!!
Nella mattinata di sabato qualcuno lancia l’allarme, io ho letto un post di Piergiorgio Giorno che avvisava che la partita era a forte rischio. Da un rapido giro di verifiche ho appurato che la notizia era fondata. Più tardi si è saputo che, all’ultimo controllo, l’agronomo della FIGC, Giovanni Castelli, aveva dato parere negativo. Subito la ditta appaltatrice si mette al lavoro per tamponare la situazione, ma non si capisce da cosa dipendesse il parere negativo di Castelli. Cominciano a comparire delle foto: la prima mostra una grande buca al centro del terreno di gioco, si pensa ad un malfunzionamento degli idranti, una mancata innaffiatura del terreno con danni allo stesso, ma solo supposizioni, nessuno ovviamente conferma. Poi compaiono le foto del terreno di gioco sul sito Gianlucadimarzio.com e si vede un terreno in stato comatoso, tutto il contrario di quello che si era “immaginato” nei giorni precedenti. Decine le foto postate da tifosi o addetti ai lavori e tutte lasciavano presagire che il terreno fosse in discrete condizioni, in attesa del maquillage definitivo. Stessa cosa per quanto riguarda i sopralluoghi del Castelli e di Carlo Longhi che, fino a venerdì, così mi è stato assicurato ieri sera dai responsabili della ditta e anche dal sindaco Occhiuto, avevano dato l’ok ai lavori e supportato società e Comune tralasciare soluzioni alternative. Ma quelle foto lasciavano forti dubbi. Io stesso sul finire della mattinata ho chiesto parere a Sergio Crocco su cosa fosse potuto succedere a quel terreno. Il Crocco scrisse: “1) Prato di pessima qualità che non ha retto lo stress di tre giorni tra viaggio e messa a dimora. 2) Si è mischiata la terra sottostante la zolla. Non sarebbe un grave danno se le zolle fossero già compattate, ma visto che le hanno messe ora è un problema serio. 3) Mancata, o parziale innaffiatura: Questo sarebbe da arresto immediato.
Insomma non c’era da stare allegri, ma la voglia di rivedere la serie B era forte in tutti noi, con il Verona poi e l’entusiasmo si vedeva anche ai botteghini, presi d’assalto. Alla fine quasi 10 mila i tagliandi venduti. Tutti speravamo che la situazione si potesse recuperare e l’ansia cresceva. Da una parte quindi la voglia di assaporare la serie B, dall’altra la curiosità di capire cosa diavolo stesse succedendo. Notizie zero, l’unico modo per capire era andare allo stadio ed esercitare la funzione di giornalista.
Alle 15 mi avvio, ma allo stadio non si riesce ad entrare, solo uno steward, alla porta carraia, mi dice che i lavori procedevano e che molto probabilmente si sarebbe giocato, mah è andata bene ho pensato. Poi la lunga attesa prima di entrare allo stadio. Ho girato intorno allo stadio fino alle 16.30 prima di poter entrare insieme al collega Danilo Perri. Chissà, adesso capiremo cosa sta succedendo !! In campo alcuni giocatori. Poi l’arbitro, Piscopo di Imperia, verso le 17.15, effettua un sopralluogo con i due capitani. Prova la palla e questa rimbalzava, ma dai gesti di Corsi si capiva che qualcosa non andava. Subito dopo ha fatto scendere le squadre in campo per effettuare il riscaldamento, la decisione, si diceva, sarebbe arrivata dopo la “prova dei tacchetti”. I giocatori del Verona più che riscaldarsi attiravano l’attenzione dell’arbitro sulle falle del Marulla (come si vede nelle foto di Riccardo Tucci sul sito Solocosenza), mentre Aldo Cennamo, dalla tribuna, gli urlava di pensare a giocare !! I giocatori si riscaldavano ed i cancelli rimanevano inopinatamente chiusi. Migliaia di persone fuori che aspettavano al sole cocente, ma che nessuno aveva intenzione di far entrare. Si erano fatte ormai quasi le 18 e gli amici continuavano a fare squillare il mio telefono per sapere cosa stesse succedendo. Ma chi era questo nessuno ? La regola n.5- l’Arbitro - al punto – “tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare“ comma 6: cita che il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, il quale può ordinare all’arbitro di non iniziare la gara per fatti gravi, ma non è questo il caso. La partita non è stata fatta iniziare in conseguenza dello stato del terreno di gioco come citato al punto 6 comma 4 dello stesso articolo. Invece al comma 7 - Il pubblico dovrà essere informato sui motivi del mancato inizio o della interruzione con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato e questo non risulta sia stato fatto nei termini descritti. L’intento comunque era chiaro, non fare entrare nessuno perché poi sarebbe stato più difficile, con 10 mila tifosi nello stadio, non far disputare la partita.
I lavori continuavano con la tracciature delle linee, alcuni ragazzi piazzavano i tabelloni della lega, il segnale era inequivocabile, si gioca. E per alcuni attimi è circolata questa possibilità. Ma i tifosi non venivano fatti entrare! Tutto il Cosenza era in campo, in fermento: Guarascio, Federico, Marulla. Io stesso ho chiamato Carlo Federico, ma la risposta è stata vaga. Nessuno conosceva le intenzioni dell’arbitro. Si saprà in seguito che Il Piscopo, il Castelli ed i dirigenti delle due società sono rimasti chiusi negli spogliatoi per decidersi il da farsi, il tutto mentre i tifosi si accalcavano ai cancelli. Come al solito poco rispetto per loro. Intorno alle 18.30 i ragazzi smontano i tabelloni della Lega, il segnale è inequivocabile, a seguire il comunicato della società. La voce si sparge anche fuori. La delusione è totale, la rabbia incalza per non essere stati avvisati dalla società. In tribuna invece si rimane tutti impietriti, la situazione ha del paradossale, inimmaginabile un tale epilogo. Ma perché si è arrivati a questo punto ? Si poteva evitare l’infamante conclusione ?
Per sapere qualcosa in più non rimaneva che scendere in campo. Il primo pensiero era verificare da vicino le condizioni del terreno. Le foto viste in mattinata rispecchiavano esattamente lo stato del terreno. Come descriverlo per farvi capire le condizioni ? Tante pezze m’bacchiate le une alle altre, non ancora evidentemente assestate, con larghi solchi alle giunture in più parti del campo, con alcuni idranti che sbucavano dal terreno e tante altre pezze in buono stato, più o meno. Secondo alcuni colleghi si poteva giocare, secondo altri meno. Io credo che sicuramente si è dato un appiglio alla società del Verona per non giocare. Parentesi obbligatoria per definire la verità. Riportate le dichiarazioni del presidente del Verona, Maurizio Setti, si intuisce che la società scaligera era disposta al rinvio della partita fino alla mattinata, ma il Cosenza ha deciso di tentare di giocare lo stesso nonostante il diniego del Castelli (l’agronomo FIGC). A questo punto i veronesi si indispettiscono e attivano la linea dura ? Testuale: “faremo valere i nostri diritti nelle sedi competenti per i danni arrecatici, adesso ci rimetteremo alle decisioni dell’arbitro” o hanno continuato su questa linea tant’è che avrebbero rifiutato di iniziare la partita in modo da non consentire all’arbitro di rinviarla? Questo è un nodo cruciale che il Cosenza calcio dovrebbe chiarire. Il sindaco Occhiuto invece mi ha riferito e ha dichiarato che si è deciso di tentare di giocare perché rassicurati dai rapporti degli emissari della FIGC, sempre positivi fino al venerdì, ma aggiungo io, negativi sabato mattina e pomeriggio. I responsabili della ditta hanno cercato, rispondendo alle mie domande, di chiarire che hanno dovuto superare molteplici difficoltà per consegnare i lavori, ma che il terreno di gioco era praticabile per l’80%”. E l’altro 20% ?!?! Che comunque anche loro si sono basati sui referti positivi di Castelli e che sarebbero in grado di fornire un dettagliato rapporto sull’andamento dei lavori in caso di ricorso” (di questo scriverò a parte). Insomma altra pedina chiave è l’agronomo Castelli, sarebbe interessante capire cosa lo ha indotto a cambiare idea nella giornata di sabato, visto che è certo che prima ci siano stati continui ok sull’avanzamento dei lavori. Ho lasciato lo stadio intorno alle 20.15 conscio che di più non si sarebbe saputo. Questi i fatti e le dichiarazioni dei protagonisti in modo che ognuno possa farsi la propria idea.
Nella nottata sono venuto a conoscenza dello stato dei lavori a Lecce, veramente difficile perché non circolavano assolutamente notizie e tantomeno foto. Anche nella città salentina si è dovuto rizollare e le pezze sono le stesse di quelle di Cosenza. Oggi si è saputo anche che l’agronomo è lo stesso di Cosenza, l’ormai famoso Castelli e dalle foto sembrerebbe che anche lo stato del terreno sia molto simile. Perché tanto interesse su Lecce ? Ritengo che le molteplici similitudini possano fornire molte indicazioni su quello che è successo a Cosenza e su un eventuale ricorso. Vedremo
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Mentre su Salernosport24 scrivono: Le notizie che stanno girando a Lecce dicono che si sta lavorando, il campo sarà completato e praticabile e quindi si giocherà. Non si tratta di attendere il placet della Lega o delle società, anche perchè fin quando il direttore di gara non verificherà il campo non si potrà pensare ad un rinvio o altro. Nel caso in cui non si giochi, sarà rinvio oppure c’è rischio di 0-3 a tavolino? Si dovrebbe rinviare, il Lecce non ha responsabilità in questa situazione, lo stadio è comunale ed il Lecce paga il canone di locazione al comune. Anzi la società pare abbia anticipato le spese per i lavori di rifacimento al Comune, proprio per accelerare l’iter.
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Re: Sconfitta a tavolino?
Quindi a Lecce giocano?
Fegato spappolato......
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OUR DAY WILL COME
#nucardiddruaraportacarraia
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Re: Sconfitta a tavolino?
ottima presisazioneDarkGOD ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 19:46il problema é che non si fida di chiunquefreeboy05 ha scritto:Ieri quando sono arrivati quelle mer** dovevano far trovare il campo con reti e linee fatte e già aveva un altro aspetto poi dovevano farci entrare e si giocava sicuro.
Il guaro deve iniziare ad incattivirsi e non fidarsi di chiunque.
ma delle persone sbagliate
:/
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Re: Sconfitta a tavolino?
campo del Lecce messo nettamente meglio del nostro
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Re: Sconfitta a tavolino?
Veramente il campo del Lecce peggio del nostro con un giorno in più di tempo...
Ora vediamo che accade.
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30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
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Re: Sconfitta a tavolino?
Si, ma le panchine?Oberdan_80 ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:08 campo del Lecce messo nettamente meglio del nostro
A proposito si rischia la sconfitta a tavolino per colpa delle segge!
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Re: Sconfitta a tavolino?
Ma quindi l'ultimo parere della Lega è stato negativo, il Verona aveva dato disponibilità al rinvio ma noi abbiamo forzato la mano dicendo tranquilli aggiustiamo tutto.... Questo renderebbe tutto più gtottescoOberdan_80 ha scritto:RACCONTO DI UNA GIORNATA PARADOSSALE. I FATTI, LE DICHIARAZIONI PER ARRIVARE ALLA VERITA’.
Nota di merito ancora per i tifosi rossoblù che hanno dato segno di grande maturità e senso civico abbandonando lo stadio in perfetto ordine nonostante non fossero stati adeguatamente informati della sospensione.
La situazione a Lecce, uguale a Cosenza. Si attende la decisione dell’arbitro, ma a Lecce, in caso negativo sono certi del RINVIO..!!
Nella mattinata di sabato qualcuno lancia l’allarme, io ho letto un post di Piergiorgio Giorno che avvisava che la partita era a forte rischio. Da un rapido giro di verifiche ho appurato che la notizia era fondata. Più tardi si è saputo che, all’ultimo controllo, l’agronomo della FIGC, Giovanni Castelli, aveva dato parere negativo. Subito la ditta appaltatrice si mette al lavoro per tamponare la situazione, ma non si capisce da cosa dipendesse il parere negativo di Castelli. Cominciano a comparire delle foto: la prima mostra una grande buca al centro del terreno di gioco, si pensa ad un malfunzionamento degli idranti, una mancata innaffiatura del terreno con danni allo stesso, ma solo supposizioni, nessuno ovviamente conferma. Poi compaiono le foto del terreno di gioco sul sito Gianlucadimarzio.com e si vede un terreno in stato comatoso, tutto il contrario di quello che si era “immaginato” nei giorni precedenti. Decine le foto postate da tifosi o addetti ai lavori e tutte lasciavano presagire che il terreno fosse in discrete condizioni, in attesa del maquillage definitivo. Stessa cosa per quanto riguarda i sopralluoghi del Castelli e di Carlo Longhi che, fino a venerdì, così mi è stato assicurato ieri sera dai responsabili della ditta e anche dal sindaco Occhiuto, avevano dato l’ok ai lavori e supportato società e Comune tralasciare soluzioni alternative. Ma quelle foto lasciavano forti dubbi. Io stesso sul finire della mattinata ho chiesto parere a Sergio Crocco su cosa fosse potuto succedere a quel terreno. Il Crocco scrisse: “1) Prato di pessima qualità che non ha retto lo stress di tre giorni tra viaggio e messa a dimora. 2) Si è mischiata la terra sottostante la zolla. Non sarebbe un grave danno se le zolle fossero già compattate, ma visto che le hanno messe ora è un problema serio. 3) Mancata, o parziale innaffiatura: Questo sarebbe da arresto immediato.
Insomma non c’era da stare allegri, ma la voglia di rivedere la serie B era forte in tutti noi, con il Verona poi e l’entusiasmo si vedeva anche ai botteghini, presi d’assalto. Alla fine quasi 10 mila i tagliandi venduti. Tutti speravamo che la situazione si potesse recuperare e l’ansia cresceva. Da una parte quindi la voglia di assaporare la serie B, dall’altra la curiosità di capire cosa diavolo stesse succedendo. Notizie zero, l’unico modo per capire era andare allo stadio ed esercitare la funzione di giornalista.
Alle 15 mi avvio, ma allo stadio non si riesce ad entrare, solo uno steward, alla porta carraia, mi dice che i lavori procedevano e che molto probabilmente si sarebbe giocato, mah è andata bene ho pensato. Poi la lunga attesa prima di entrare allo stadio. Ho girato intorno allo stadio fino alle 16.30 prima di poter entrare insieme al collega Danilo Perri. Chissà, adesso capiremo cosa sta succedendo !! In campo alcuni giocatori. Poi l’arbitro, Piscopo di Imperia, verso le 17.15, effettua un sopralluogo con i due capitani. Prova la palla e questa rimbalzava, ma dai gesti di Corsi si capiva che qualcosa non andava. Subito dopo ha fatto scendere le squadre in campo per effettuare il riscaldamento, la decisione, si diceva, sarebbe arrivata dopo la “prova dei tacchetti”. I giocatori del Verona più che riscaldarsi attiravano l’attenzione dell’arbitro sulle falle del Marulla (come si vede nelle foto di Riccardo Tucci sul sito Solocosenza), mentre Aldo Cennamo, dalla tribuna, gli urlava di pensare a giocare !! I giocatori si riscaldavano ed i cancelli rimanevano inopinatamente chiusi. Migliaia di persone fuori che aspettavano al sole cocente, ma che nessuno aveva intenzione di far entrare. Si erano fatte ormai quasi le 18 e gli amici continuavano a fare squillare il mio telefono per sapere cosa stesse succedendo. Ma chi era questo nessuno ? La regola n.5- l’Arbitro - al punto – “tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare“ comma 6: cita che il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, il quale può ordinare all’arbitro di non iniziare la gara per fatti gravi, ma non è questo il caso. La partita non è stata fatta iniziare in conseguenza dello stato del terreno di gioco come citato al punto 6 comma 4 dello stesso articolo. Invece al comma 7 - Il pubblico dovrà essere informato sui motivi del mancato inizio o della interruzione con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato e questo non risulta sia stato fatto nei termini descritti. L’intento comunque era chiaro, non fare entrare nessuno perché poi sarebbe stato più difficile, con 10 mila tifosi nello stadio, non far disputare la partita.
I lavori continuavano con la tracciature delle linee, alcuni ragazzi piazzavano i tabelloni della lega, il segnale era inequivocabile, si gioca. E per alcuni attimi è circolata questa possibilità. Ma i tifosi non venivano fatti entrare! Tutto il Cosenza era in campo, in fermento: Guarascio, Federico, Marulla. Io stesso ho chiamato Carlo Federico, ma la risposta è stata vaga. Nessuno conosceva le intenzioni dell’arbitro. Si saprà in seguito che Il Piscopo, il Castelli ed i dirigenti delle due società sono rimasti chiusi negli spogliatoi per decidersi il da farsi, il tutto mentre i tifosi si accalcavano ai cancelli. Come al solito poco rispetto per loro. Intorno alle 18.30 i ragazzi smontano i tabelloni della Lega, il segnale è inequivocabile, a seguire il comunicato della società. La voce si sparge anche fuori. La delusione è totale, la rabbia incalza per non essere stati avvisati dalla società. In tribuna invece si rimane tutti impietriti, la situazione ha del paradossale, inimmaginabile un tale epilogo. Ma perché si è arrivati a questo punto ? Si poteva evitare l’infamante conclusione ?
Per sapere qualcosa in più non rimaneva che scendere in campo. Il primo pensiero era verificare da vicino le condizioni del terreno. Le foto viste in mattinata rispecchiavano esattamente lo stato del terreno. Come descriverlo per farvi capire le condizioni ? Tante pezze m’bacchiate le une alle altre, non ancora evidentemente assestate, con larghi solchi alle giunture in più parti del campo, con alcuni idranti che sbucavano dal terreno e tante altre pezze in buono stato, più o meno. Secondo alcuni colleghi si poteva giocare, secondo altri meno. Io credo che sicuramente si è dato un appiglio alla società del Verona per non giocare. Parentesi obbligatoria per definire la verità. Riportate le dichiarazioni del presidente del Verona, Maurizio Setti, si intuisce che la società scaligera era disposta al rinvio della partita fino alla mattinata, ma il Cosenza ha deciso di tentare di giocare lo stesso nonostante il diniego del Castelli (l’agronomo FIGC). A questo punto i veronesi si indispettiscono e attivano la linea dura ? Testuale: “faremo valere i nostri diritti nelle sedi competenti per i danni arrecatici, adesso ci rimetteremo alle decisioni dell’arbitro” o hanno continuato su questa linea tant’è che avrebbero rifiutato di iniziare la partita in modo da non consentire all’arbitro di rinviarla? Questo è un nodo cruciale che il Cosenza calcio dovrebbe chiarire. Il sindaco Occhiuto invece mi ha riferito e ha dichiarato che si è deciso di tentare di giocare perché rassicurati dai rapporti degli emissari della FIGC, sempre positivi fino al venerdì, ma aggiungo io, negativi sabato mattina e pomeriggio. I responsabili della ditta hanno cercato, rispondendo alle mie domande, di chiarire che hanno dovuto superare molteplici difficoltà per consegnare i lavori, ma che il terreno di gioco era praticabile per l’80%”. E l’altro 20% ?!?! Che comunque anche loro si sono basati sui referti positivi di Castelli e che sarebbero in grado di fornire un dettagliato rapporto sull’andamento dei lavori in caso di ricorso” (di questo scriverò a parte). Insomma altra pedina chiave è l’agronomo Castelli, sarebbe interessante capire cosa lo ha indotto a cambiare idea nella giornata di sabato, visto che è certo che prima ci siano stati continui ok sull’avanzamento dei lavori. Ho lasciato lo stadio intorno alle 20.15 conscio che di più non si sarebbe saputo. Questi i fatti e le dichiarazioni dei protagonisti in modo che ognuno possa farsi la propria idea.
Nella nottata sono venuto a conoscenza dello stato dei lavori a Lecce, veramente difficile perché non circolavano assolutamente notizie e tantomeno foto. Anche nella città salentina si è dovuto rizollare e le pezze sono le stesse di quelle di Cosenza. Oggi si è saputo anche che l’agronomo è lo stesso di Cosenza, l’ormai famoso Castelli e dalle foto sembrerebbe che anche lo stato del terreno sia molto simile. Perché tanto interesse su Lecce ? Ritengo che le molteplici similitudini possano fornire molte indicazioni su quello che è successo a Cosenza e su un eventuale ricorso. Vedremo
Dal sito Sololecce.it fanno sapere che LECCE - Si è chiuso alle 13 il sopralluogo decisivo sul terreno di gioco del " Via del Mare" da parte degli esperti della Lega calcio, dei delegati della stessa Lega e delle due società. La decisione comune, stando a nostre indiscrezioni che arrivano dalle due società, sarebbe quella di giocare regolarmente Lecce-Salernitana. Fatte salve alcune piccole zone dove è stata minore l'azione della natura nel far crescere l'erba messa a dimora con la rizzollatura degli ultimi giorni, per il resto le condizioni del terreno di gioco sono state definite dagli agronomi della Lega e dalle due società "accettabili".
Mentre su Salernosport24 scrivono: Le notizie che stanno girando a Lecce dicono che si sta lavorando, il campo sarà completato e praticabile e quindi si giocherà. Non si tratta di attendere il placet della Lega o delle società, anche perchè fin quando il direttore di gara non verificherà il campo non si potrà pensare ad un rinvio o altro. Nel caso in cui non si giochi, sarà rinvio oppure c’è rischio di 0-3 a tavolino? Si dovrebbe rinviare, il Lecce non ha responsabilità in questa situazione, lo stadio è comunale ed il Lecce paga il canone di locazione al comune. Anzi la società pare abbia anticipato le spese per i lavori di rifacimento al Comune, proprio per accelerare l’iter.
Davide Franceschiello
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Re: Sconfitta a tavolino?
intanto girano video e foto del nostro campo di oggi, sabbia sparita e condizioni decenti... bastava un giorno un più ?
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GUARASCIO MOLLA IL COSENZA CALCIO
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Re: Sconfitta a tavolino?
Briga' ti stimo ma nn può essere quello che tu sostieni.Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:11 Veramente il campo del Lecce peggio del nostro con un giorno in più di tempo...
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29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Sconfitta a tavolino?
Io non sostengo niente, il campo è simile al nostro ierifrank ock ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:15Briga' ti stimo ma nn può essere quello che tu sostieni.Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:11 Veramente il campo del Lecce peggio del nostro con un giorno in più di tempo...
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...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
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Re: Sconfitta a tavolino?
Fra mezz'ora vedremo su daznfrank ock ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:15Briga' ti stimo ma nn può essere quello che tu sostieni.Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:11 Veramente il campo del Lecce peggio del nostro con un giorno in più di tempo...
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GIGI MARULLA NEL CUORE!!! 28/08/2016 catanzaro - COSENZA 0-3
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Re: Sconfitta a tavolino?
Briga', ti hai sostenuto che e' peggio o simile all nostro.Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:15Io non sostengo niente, il campo è simile al nostro ierifrank ock ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:15Briga' ti stimo ma nn può essere quello che tu sostieni.Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 settembre 2018, 20:11 Veramente il campo del Lecce peggio del nostro con un giorno in più di tempo...
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Se 2+2 fa 4, l'arbitro, confortato dalla Salernitana, nn dovrebbe far disputare la partita.
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!