CALCIOMERCATO 2020/21
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
IL PRESIDENTE GUARASCIO RISPONDE ALLE 10 DOMANDE DEI GIORNALISTI
Il Presidente Eugenio Guarascio ha risposto ai giornalisti che hanno posto dieci domande riguardo la gestione del club: “Rispondo con piacere alle domande che i giornalisti sportivi di varie testate mi hanno posto. Come è noto – finché è stato possibile – io stesso ho promosso più momenti di incontro con la stampa, convinto che il confronto e la trasparenza siano elementi sempre fondamentali per crescere, arricchirsi e migliorare la propria azione.
Il bilancio di questo decennio non può che essere positivo, ricordando da dove si è partiti e i passi in avanti che sono stati fatti. La crescita del Cosenza è stata importante, costante e costellata da soddisfazioni per la tifoseria e il territorio. Dalla vittoria dei Play Off Nazionali di Serie D, alla promozione in Serie C2 l’anno successivo, l’annessione ala Serie C con larghissimo anticipo, la Coppa Italia di Serie C e poi la conquista della Serie B attraverso la bellissima impresa dei Play Off. Pagine di storia arricchite dai successi nei derby, la celebrazione del Centenario, l’impresa nel post lockdown che ci ha portato alla ribalta internazionale. Insomma, nessuno, dieci anni fa, avrebbe potuto immaginare un periodo così florido per il calcio cosentino che proveniva da tre lustri di difficoltà, ripartenze e frenate improvvise. Un progresso in cui abbiamo creduto e che rappresenta anche un inedito nella storia del calcio calabrese.
In questi dieci anni ho guidato e curato il Cosenza Calcio come fosse una famiglia. E’ a tutti gli effetti una grande comunità in cui – come sempre accade – si vivono alti e bassi, gioie e momenti difficili, grandi soddisfazioni e delusioni. Mi sono – però – sempre lasciato guidare dal buon senso, dall’assoluto rispetto delle regole e da una passione autentica, figlia delle mie radici nella valle del Savuto e senza dubbio della grande storia e dell’assoluto carico identitario che i colori rossoblù portano con sé.
Non sfugga, su tutto, il fatto che l’ultimo anno – che pure si è concluso con l’esaltante permanenza in serie B – è stato stravolto dall’emergenza sanitaria, che ha scompaginato il mondo del calcio nella sua organizzazione, nelle sue regole, nel rapporto con la tifoseria. Ci siamo trovati davanti a una variabile inattesa e potentissima, che ci ha messo a dura prova, tanto più perché immersi in una regione già carica di fragilità e problematiche.
1) In un sistema sempre più competitivo e complesso, ogni nostra scelta è stata ponderata, valutata nel rapporto causa-effetti e la programmazione messa in campo nasce da una precisa volontà di valorizzare le risorse interne. In questo quadro va letta la decisione di affidarci a tante figure nate e cresciute nella palestra del Cosenza: da mister Occhiuzzi a Kevin Marulla ma gli esempi sono tanti e in ogni ambito della società. Se rischio c’è stato, lo abbiamo sempre calcolato tenendo conto dello scenario nel quale ci muoviamo: ovvero una serie B in cui competono colossi imprenditoriali – vedi Monza e Salernitana – e squadre retrocesse dalla serie A forti dei contributi della Lega. Nonostante ciò, la nostra società riesce a tenere il passo e gode di grande credibilità e consensi negli ambienti sportivi. Una squadra che “scala” diverse categorie in pochi anni ha necessità di un ricambio naturale di alcuni elementi, anzi noi possiamo vantarci di aver portato con noi ogni anno calciatori che hanno proseguito con successo il proprio percorso di crescita. Gli equilibri economici del mondo del calcio impongono di considerare anche gli accordi temporanei che spesso si rivelano, come successo nel nostro caso, un valore aggiunto. Procediamo con l’andatura – consentite il paragone – dell’alpinista, che affronta la vetta non a grandi falcate ma a piccoli passi senza però perdere il ritmo, sempre andando in avanti e mai indietro.
2) Sono circondato da grandi professionisti e Trinchera è tra questi. Adesso affrontiamo la campagna acquisti e ci saranno innesti importanti ai quali stanno lavorando sia Trinchera che il mister. Subito dopo aver imbullonato la squadra, provvederemo alla definizione dei rapporti contrattuali con Trinchera. Non esiste al momento nessun caso, anzi il lavoro viene portato avanti in armonia e nella piena consapevolezza che abbiamo dei risultati da raggiungere.
3) Devo dire che in questi anni non ho mai registrato proposte concrete di partecipazione societaria. Al contrario, solo dichiarazioni d’intenti che non si sono mai concluse in reali intenzioni di investire nella squadra e nei colori rossoblù. Da tempo sollecito le forze imprenditoriali sane a partecipare e alla gestione del calcio cosentino, ma i miei appelli, al di là del supporto degli sponsor che ringrazio sempre per la vicinanza e il sostegno, sono caduti nel vuoto. Non c’è un limite temporale, non c’era dieci anni fa, quando erano con me altri otto imprenditori che poi hanno abbandonato il progetto e non c’è ora. Ho fatto e farò di tutto per superare le difficoltà e garantire al Cosenza un presente e un futuro roseo. Ai miei collaboratori non posso che essere grato per la dedizione e per la professionalità che dimostrano ogni giorno. Dal canto mio, farò sempre ogni sforzo economico utile e necessario per onorare il mio impegno verso una realtà calcistica che ha un grande patrimonio di talenti ed è amatissima non solo nella città di Cosenza ma gode di un tifo solidissimo in ogni angolo della provincia, per non parlare poi dell’attenzione che registriamo in maniera crescente anche dai tanti cosentini che non vivono in Calabria. Il Cosenza è conosciutissimo e sono tantissimi anche i fan e sostenitori all’estero.
4) Riconosco a Stefano Trinchera grandi qualità umane, oltre a quelle professionali. Sono sicuro che il proprio orizzonte contrattuale non incida in alcun modo sulla sua attività e sul suo lavoro. E poi, ripeto, ci vedremo presto!
5) La collaborazione fra i diversi livelli societari e tra le diverse figure è un elemento centrale a mio avviso. Le competenze devono sempre essere spese in un rapporto di sinergia, per cui Occhiuzzi e Trinchera lavorano e programmano in collaborazione fra di loro. Sono due professionisti veri che stimo e rispetto e per questa ragione ho sempre riconosciuto loro il massimo dell’autonomia.
6) Una figura che ho cercato a lungo in passato. Si tratta di un elemento utile ma che deve inserirsi con tatto e diplomazia in un ambito precostituito e ben amalgamato. L’organizzazione interna della società può sicuramente essere migliorata, d’altro canto solo chi non fa non sbaglia. Vedremo come e quando intervenire, una volta però che – spero il più presto possibile – riusciremo a recuperare una dimensione ordinaria, con stadi finalmente abitati e spalti pieni, con un regime di normalità negli spostamenti, oggi faticosissimi per via dell’emergenza sanitaria che ha riversato sulle nostre spalle responsabilità, regole e costi enormi. Posso assicurare che per una squadra calabrese, e quindi immersa in una realtà periferica, ogni trasferta – e la maggior parte sono lontane visto che moltissimi club appartengono al nord Italia – è un enorme impegno.
7) Abbiamo un settore giovanile sano e lo abbiamo da subito coltivato: mister Occhiuzzi è la punta più avanzata di una politica di investimento e valorizzazione che ha bisogno di tempo per produrre i suoi risultati e che oggi purtroppo ha risentito fortemente del blocco causato dalla pandemia. In questi anni sono stati compiuti passi da gigante anche nel settore giovanile, a livello organizzativo e qualitativo. Gianluigi Sueva è il nostro orgoglio, ma non sono mancati e non mancano altri talenti. Certo più si alza il livello della prima squadra e più è difficile inserire giovani che riescano ad integrarsi e in più la pandemia ha avuto effetti devastanti per il calcio giovanile, fermando il tempo e limitando i progressi. Con la ripresa delle attività speriamo di continuare anche in questo senso il nostro percorso.
8) Ricordate quando sono arrivato quali erano le condizioni del calcio cosentino. Ebbene, non c’erano neanche i palloni! Abbiamo costruito tutto da zero, investito sullo Stadio e ciclicamente sul campo di allenamento. Abbiamo impegnato ingenti risorse non potendo contare, come le altre società in passato, su contributi pubblici, anzi dovendo far fronte a spese che in altre epoche erano di competenza di Enti che oggi attraversano profonde crisi economiche. Certamente paghiamo sul piano logistico diverse criticità e molteplici debolezze, la mano pubblica non è per ora di sostegno e di aiuto e le difficoltà finanziarie dell’amministrazione comunale complicano ulteriormente il quadro soprattutto nella gestione delle strutture sportive. Ma anche in questo aspetto, non ci giriamo dall’altra parte e stiamo programmando degli investimenti che – non appena saranno definiti in tutti i dettagli – saranno divulgati.
9) Come dicevo in precedenza, operiamo nel rispetto delle nostre forze: se ci fossero investitori animati da reali intenzioni di valorizzare e far crescere la società, sarei lieto di prenderli in considerazione e allargare la base societaria. Finora ciò non è accaduto, e siamo andati avanti con grande orgoglio confidando sulla nostra tenuta finanziaria, che devo dire ci ha portato risultati importanti che per primi i tifosi ci hanno riconosciuto, onorandoci di un sostegno fuori dal comune e che ogni giorno ci dà una marcia in più. Il Cosenza è tale proprio perché ha un carburante naturale, su cui – devo ammetterlo – non tutti i club, anche i più blasonati, possono contare. La passione dei nostri tifosi non ha prezzo. Lo hanno dimostrato nelle grandi occasioni: il Centenario, i play off per la serie B e seguendoci anche in trasferta in numero importante. Ma gli investimenti devono anche tenere conto della logica dell’equilibrio economico societario. Abbiamo visto tante grandi piazze svanire nel nulla per non aver rispettato i parametri di una buona gestione societaria. Il Cosenza dovrà sempre scendere in campo sapendo di poter contare su basi solide.
10) Ogni approdo è raggiungibile se si creano le condizioni. Lo abbiamo dimostrato in questi anni. Del resto c’era chi non credeva neanche nella possibilità di arrivare dove siamo arrivati. Il rispetto delle regole, la legalità, l’equilibrio economico e il massimo impegno garantiscono ad una società la longevità e la forza di competere ad alti livelli con chiunque. Siamo felici di aver consentito ai nostri tifosi e a voi giornalisti di poter vivere e raccontare le pagine di calcio che abbiamo scritto insieme finora, ma la storia rossoblù non finisce certo qui. Il campo ci ha sempre riservato gioie se è vero come è vero che l’anno scorso la Bbc ci ha collocato fra le migliori squadre al mondo per performance e risultati. E se competiamo con la Premier, perché non pensare alla A! Un pizzico di buona sorte, poi, non fa mai male”.
Il Presidente Eugenio Guarascio ha risposto ai giornalisti che hanno posto dieci domande riguardo la gestione del club: “Rispondo con piacere alle domande che i giornalisti sportivi di varie testate mi hanno posto. Come è noto – finché è stato possibile – io stesso ho promosso più momenti di incontro con la stampa, convinto che il confronto e la trasparenza siano elementi sempre fondamentali per crescere, arricchirsi e migliorare la propria azione.
Il bilancio di questo decennio non può che essere positivo, ricordando da dove si è partiti e i passi in avanti che sono stati fatti. La crescita del Cosenza è stata importante, costante e costellata da soddisfazioni per la tifoseria e il territorio. Dalla vittoria dei Play Off Nazionali di Serie D, alla promozione in Serie C2 l’anno successivo, l’annessione ala Serie C con larghissimo anticipo, la Coppa Italia di Serie C e poi la conquista della Serie B attraverso la bellissima impresa dei Play Off. Pagine di storia arricchite dai successi nei derby, la celebrazione del Centenario, l’impresa nel post lockdown che ci ha portato alla ribalta internazionale. Insomma, nessuno, dieci anni fa, avrebbe potuto immaginare un periodo così florido per il calcio cosentino che proveniva da tre lustri di difficoltà, ripartenze e frenate improvvise. Un progresso in cui abbiamo creduto e che rappresenta anche un inedito nella storia del calcio calabrese.
In questi dieci anni ho guidato e curato il Cosenza Calcio come fosse una famiglia. E’ a tutti gli effetti una grande comunità in cui – come sempre accade – si vivono alti e bassi, gioie e momenti difficili, grandi soddisfazioni e delusioni. Mi sono – però – sempre lasciato guidare dal buon senso, dall’assoluto rispetto delle regole e da una passione autentica, figlia delle mie radici nella valle del Savuto e senza dubbio della grande storia e dell’assoluto carico identitario che i colori rossoblù portano con sé.
Non sfugga, su tutto, il fatto che l’ultimo anno – che pure si è concluso con l’esaltante permanenza in serie B – è stato stravolto dall’emergenza sanitaria, che ha scompaginato il mondo del calcio nella sua organizzazione, nelle sue regole, nel rapporto con la tifoseria. Ci siamo trovati davanti a una variabile inattesa e potentissima, che ci ha messo a dura prova, tanto più perché immersi in una regione già carica di fragilità e problematiche.
1) In un sistema sempre più competitivo e complesso, ogni nostra scelta è stata ponderata, valutata nel rapporto causa-effetti e la programmazione messa in campo nasce da una precisa volontà di valorizzare le risorse interne. In questo quadro va letta la decisione di affidarci a tante figure nate e cresciute nella palestra del Cosenza: da mister Occhiuzzi a Kevin Marulla ma gli esempi sono tanti e in ogni ambito della società. Se rischio c’è stato, lo abbiamo sempre calcolato tenendo conto dello scenario nel quale ci muoviamo: ovvero una serie B in cui competono colossi imprenditoriali – vedi Monza e Salernitana – e squadre retrocesse dalla serie A forti dei contributi della Lega. Nonostante ciò, la nostra società riesce a tenere il passo e gode di grande credibilità e consensi negli ambienti sportivi. Una squadra che “scala” diverse categorie in pochi anni ha necessità di un ricambio naturale di alcuni elementi, anzi noi possiamo vantarci di aver portato con noi ogni anno calciatori che hanno proseguito con successo il proprio percorso di crescita. Gli equilibri economici del mondo del calcio impongono di considerare anche gli accordi temporanei che spesso si rivelano, come successo nel nostro caso, un valore aggiunto. Procediamo con l’andatura – consentite il paragone – dell’alpinista, che affronta la vetta non a grandi falcate ma a piccoli passi senza però perdere il ritmo, sempre andando in avanti e mai indietro.
2) Sono circondato da grandi professionisti e Trinchera è tra questi. Adesso affrontiamo la campagna acquisti e ci saranno innesti importanti ai quali stanno lavorando sia Trinchera che il mister. Subito dopo aver imbullonato la squadra, provvederemo alla definizione dei rapporti contrattuali con Trinchera. Non esiste al momento nessun caso, anzi il lavoro viene portato avanti in armonia e nella piena consapevolezza che abbiamo dei risultati da raggiungere.
3) Devo dire che in questi anni non ho mai registrato proposte concrete di partecipazione societaria. Al contrario, solo dichiarazioni d’intenti che non si sono mai concluse in reali intenzioni di investire nella squadra e nei colori rossoblù. Da tempo sollecito le forze imprenditoriali sane a partecipare e alla gestione del calcio cosentino, ma i miei appelli, al di là del supporto degli sponsor che ringrazio sempre per la vicinanza e il sostegno, sono caduti nel vuoto. Non c’è un limite temporale, non c’era dieci anni fa, quando erano con me altri otto imprenditori che poi hanno abbandonato il progetto e non c’è ora. Ho fatto e farò di tutto per superare le difficoltà e garantire al Cosenza un presente e un futuro roseo. Ai miei collaboratori non posso che essere grato per la dedizione e per la professionalità che dimostrano ogni giorno. Dal canto mio, farò sempre ogni sforzo economico utile e necessario per onorare il mio impegno verso una realtà calcistica che ha un grande patrimonio di talenti ed è amatissima non solo nella città di Cosenza ma gode di un tifo solidissimo in ogni angolo della provincia, per non parlare poi dell’attenzione che registriamo in maniera crescente anche dai tanti cosentini che non vivono in Calabria. Il Cosenza è conosciutissimo e sono tantissimi anche i fan e sostenitori all’estero.
4) Riconosco a Stefano Trinchera grandi qualità umane, oltre a quelle professionali. Sono sicuro che il proprio orizzonte contrattuale non incida in alcun modo sulla sua attività e sul suo lavoro. E poi, ripeto, ci vedremo presto!
5) La collaborazione fra i diversi livelli societari e tra le diverse figure è un elemento centrale a mio avviso. Le competenze devono sempre essere spese in un rapporto di sinergia, per cui Occhiuzzi e Trinchera lavorano e programmano in collaborazione fra di loro. Sono due professionisti veri che stimo e rispetto e per questa ragione ho sempre riconosciuto loro il massimo dell’autonomia.
6) Una figura che ho cercato a lungo in passato. Si tratta di un elemento utile ma che deve inserirsi con tatto e diplomazia in un ambito precostituito e ben amalgamato. L’organizzazione interna della società può sicuramente essere migliorata, d’altro canto solo chi non fa non sbaglia. Vedremo come e quando intervenire, una volta però che – spero il più presto possibile – riusciremo a recuperare una dimensione ordinaria, con stadi finalmente abitati e spalti pieni, con un regime di normalità negli spostamenti, oggi faticosissimi per via dell’emergenza sanitaria che ha riversato sulle nostre spalle responsabilità, regole e costi enormi. Posso assicurare che per una squadra calabrese, e quindi immersa in una realtà periferica, ogni trasferta – e la maggior parte sono lontane visto che moltissimi club appartengono al nord Italia – è un enorme impegno.
7) Abbiamo un settore giovanile sano e lo abbiamo da subito coltivato: mister Occhiuzzi è la punta più avanzata di una politica di investimento e valorizzazione che ha bisogno di tempo per produrre i suoi risultati e che oggi purtroppo ha risentito fortemente del blocco causato dalla pandemia. In questi anni sono stati compiuti passi da gigante anche nel settore giovanile, a livello organizzativo e qualitativo. Gianluigi Sueva è il nostro orgoglio, ma non sono mancati e non mancano altri talenti. Certo più si alza il livello della prima squadra e più è difficile inserire giovani che riescano ad integrarsi e in più la pandemia ha avuto effetti devastanti per il calcio giovanile, fermando il tempo e limitando i progressi. Con la ripresa delle attività speriamo di continuare anche in questo senso il nostro percorso.
8) Ricordate quando sono arrivato quali erano le condizioni del calcio cosentino. Ebbene, non c’erano neanche i palloni! Abbiamo costruito tutto da zero, investito sullo Stadio e ciclicamente sul campo di allenamento. Abbiamo impegnato ingenti risorse non potendo contare, come le altre società in passato, su contributi pubblici, anzi dovendo far fronte a spese che in altre epoche erano di competenza di Enti che oggi attraversano profonde crisi economiche. Certamente paghiamo sul piano logistico diverse criticità e molteplici debolezze, la mano pubblica non è per ora di sostegno e di aiuto e le difficoltà finanziarie dell’amministrazione comunale complicano ulteriormente il quadro soprattutto nella gestione delle strutture sportive. Ma anche in questo aspetto, non ci giriamo dall’altra parte e stiamo programmando degli investimenti che – non appena saranno definiti in tutti i dettagli – saranno divulgati.
9) Come dicevo in precedenza, operiamo nel rispetto delle nostre forze: se ci fossero investitori animati da reali intenzioni di valorizzare e far crescere la società, sarei lieto di prenderli in considerazione e allargare la base societaria. Finora ciò non è accaduto, e siamo andati avanti con grande orgoglio confidando sulla nostra tenuta finanziaria, che devo dire ci ha portato risultati importanti che per primi i tifosi ci hanno riconosciuto, onorandoci di un sostegno fuori dal comune e che ogni giorno ci dà una marcia in più. Il Cosenza è tale proprio perché ha un carburante naturale, su cui – devo ammetterlo – non tutti i club, anche i più blasonati, possono contare. La passione dei nostri tifosi non ha prezzo. Lo hanno dimostrato nelle grandi occasioni: il Centenario, i play off per la serie B e seguendoci anche in trasferta in numero importante. Ma gli investimenti devono anche tenere conto della logica dell’equilibrio economico societario. Abbiamo visto tante grandi piazze svanire nel nulla per non aver rispettato i parametri di una buona gestione societaria. Il Cosenza dovrà sempre scendere in campo sapendo di poter contare su basi solide.
10) Ogni approdo è raggiungibile se si creano le condizioni. Lo abbiamo dimostrato in questi anni. Del resto c’era chi non credeva neanche nella possibilità di arrivare dove siamo arrivati. Il rispetto delle regole, la legalità, l’equilibrio economico e il massimo impegno garantiscono ad una società la longevità e la forza di competere ad alti livelli con chiunque. Siamo felici di aver consentito ai nostri tifosi e a voi giornalisti di poter vivere e raccontare le pagine di calcio che abbiamo scritto insieme finora, ma la storia rossoblù non finisce certo qui. Il campo ci ha sempre riservato gioie se è vero come è vero che l’anno scorso la Bbc ci ha collocato fra le migliori squadre al mondo per performance e risultati. E se competiamo con la Premier, perché non pensare alla A! Un pizzico di buona sorte, poi, non fa mai male”.
GIGI MARULLA NEL CUORE!!! 28/08/2016 catanzaro - COSENZA 0-3
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
Sic et simpliciter.....Minaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:39200 da noi, era ovvio fin da subito che un'offerta per riconfermarlo doveva comunque essere ben superiore. Non si può certo sostenere che il "sacrificio" per trattenerlo fosse 200. È chiaro che si parlava e si parla ovviamente dei 450 attuali.Kronox ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:25 Con la differenza che quest'estate percepiva 200k ed ora 500, che vuoi che sia...
Oltretutto per un prestito di sei mesi ora sarebbero la metà, quindi torneremmo quasi a quanto prendeva qui, come esborso.
No, non ci possono essere obiezioni logiche.
L'unica risposta negativa che ci può dare la società è "mi rimangio la parola, non me ne frega niente, soldi per Rivière non ne caccio anche se lo avevo promesso. A costo di vederlo qui con la maglia della Reggina".
Poi però se ne assume le responsabilità e se ne accusa le conseguenze. Nemmeno una nuova salvezza sconterebbe un peccato simile.
La parola data non si rimangia.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
Per una volta ci siamo mossi "col solito ritardo" per una buona cosa...Trotto2 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:55Ragazzo di cuore ha sempre dato tutto....ma Carretta prima sinni va e meglio è.....giu84 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:52 Vi invito a leggere l intervista rilasciata a csch dal procuratore di Carretta. Dichiara senza giri dibparole che il cosenza ha aspettato troppo per offrire il rinnovo contrattuale e si è mosso solo quando ha visto che anche altre squadre si stavano interessando al calciatore.
In poche righe, ha riassunto tutta l approsimazione con la quale agisce questa società.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
Mi sembra di dedurre esattamente questo, anche se trovo troppo ottimista la sicurezza sul rinnovo di Trinchera: i matrimoni si fanno in due e io il DS non lo vedo propenso.car89 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 19:18Profili social e sito della società.
Di concreto io intravedo due novità: Trinchera dovrebbe rinnovare e stanno programmando investimenti per le strutture del settore giovanile.
Magari la MARONNA si fosse convinto finalmente a dotarsi di strutture.
Malissimo hanno fatto i giornalisti a non chiedergli di Rivière. La gente vuole lui e vuole sapere se la parola data sarà mantenuta.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
Entrambe buone nuove; io sn convinto che - al netto delle antipatie e delle caratteristiche del personaggio- se si confrontasse più spesso con la piazza, ne gioverebbe il clima generale attorno al Cosenza e alla sua società.car89 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 19:18Profili social e sito della società.
Di concreto io intravedo due novità: Trinchera dovrebbe rinnovare e stanno programmando investimenti per le strutture del settore giovanile.
Ultima modifica di vurpilu il mercoledì 13 gennaio 2021, 19:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
riviere sarebbe rimasto a cs senza problemi con un contratto serio e un progetto,è un calciatore di alto livello e oltre al contratto vuole giustamente nu minimo di decenza attorno,un tiani campi,un tiani strutture,un tiani una sede decente ca para nu pollaio,i maglie ccu ri punti i bottegaverde,un tiani osservatori caz** e mazzi..già per questo uno manco c'avissi pensà a vena ma metti che uno s'innamora dei colori e ci vo restà,dici,almeno na cazz'i squadra toga me la fai o mi fa joca ancora cu angiluzzu corsi ca mi fa i cross a bucita ?Trotto2 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:01Oi Nube....ti prego.....Minaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:46Un giocatore che loro mettono sul mercato non lo fanno a te per farti dispetto? Non esiste proprio. Al massimo fanno un tot di sconto al Lecce di turno per venirgli incontro purché gli alleggeriscano il bilancio del suo stipendio mentre a te lo fanno pagare fino all'ultimo centesimo, ma certo non rifiutano i soldi tuoi, non andiamo appresso a queste cose. Inoltre conta la volontà del giocatore che oggi ha nuovamente bisogno di un rilancio e di riprendersi fisicamente, e si sentirebbe molto più sicuro a ripartire da qui, in un ambiente che peraltro lo idolatra. A Lecce sarebbe uno dei tanti. Forse lotterebbe come squadra per la serie A ma difficilmente potrebbe spiccare come singolo, e a lui serve questo.EUGENIO ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:40Con grande dispiacere penso che dobbiamo scordarcelo, ma ti sei dimenticato il calcio mercato di gennaio dello scorso anno, su ogni giocatore che noi trattavamo piombava il Crotone anche se non gli serviva,giusto per bloccare le nostre trattative i rapporti tra i munnizzari di Crotone e quello di Lamezia non sono mai stati buoni, ma dopo il derby dello scorso anno e relativi paccheri negli spogliatoi sono diventati da guerra fredda a guerra ragion per cui anche se gargamella "venisse fulminato sulla via di damasco" il Crotone non ci darebbe Rivier anche con un offerta superiore alla altre. Almeno io penso cosi e mi auguro di sbagliarmiMinaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 16:30È da quest'estate che si dichiarava pronto al sacrificio per Rivière, quando cercavamo la punta e lui ha detto testualmente che il più forte della categoria ce l'avevamo già (e in questo aveva perfettamente ragione) e avrebbe fatto di tutto per trattenerlo.Kronox ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 15:57 Ma Guarascio quand'è che esattamente ha dichiarato che avrebbe provato a prendere Riviere a gennaio ? Perchè a me non risulta sinceramente, io sono rimasto al "prenderemo la punta", fine.
Cosa confermata anche da Trinchera, che negava la possibilità che Rivière potesse restare perché voleva la serie A ma diceva esplicitamente che il presidente era prontissimo al sacrificio economico per trattenerlo e anzi aveva dato la sua disponibilità per tutto, tanto che lo stesso DS è stato autorizzato a riferirlo a Rivière.
Rivière poi è andato effettivamente in serie A.
Ora però è sul mercato e lo cercano in B (Lecce, Reggina, Cremonese). Se le parole del presidente hanno un senso, visto che intanto abbiamo ANCORA bisogno di un attaccante che segni, qualunque sia l'esborso necessario per riportare qui Rivière questo sacrificio è stato PROMESSO e quindi va fatto.
Ripeto, non si tratta di andare a Crotone a cercare di prendere un giocatore che loro non vogliono cedere e lui non vuole tornare in B.
È un giocatore sul mercato e sta tornando in serie B.
Guarascio ha l'OBBLIGO di riportarlo qui.
In prestito Vrenna non te lo darà mai.....
Lo devi ACQUISTARE.
Parliamo che in tutto l'affare costerebbe su per giù 1 milione...(1 MILIONE) 800 circa il cartellino e almeno 250 mila da qua fino a giugno .... considera poi che un biennale almeno (ALMENO) non glielo devi fare? Quindi la spesa è destinata vertiginosamente a salire.... diciamo 1 milione e 400 mila baiocchi fino al 2022 ....per un MOSTRO che però ha già 30 anni se non sbaglio.....cu Guarascio presidente?!?!?!
Diciami tu......
a kr quanto piglia 400-450 ? in A
ti sarebbe restato con 350 senza problemi,magari l'anno dopo lo vendevi pure e ci facevi cassa ma sarebbe rimasto..il problema è che tu quei soldi manco glie li hai offerto,hai continuato COME CON GLI ALTRI ad offrire la stessa cifra,motivo per il quale tutti quanti non rinnovano dopo na certa che conoscono il PEZZENT*.
e io posso capire che ci provi a risparmiare con giocatori che sono mestieranti ..ci sta..ma cu riviere che è un fuoco e t'ha salvato la categoria fai lo stesso il PEZZENT* ? ovvio ca manco ti cac*,oltre che la proposta se glie l'hai fatta,l'hai fatta sempre DOPO quella del crotone.
PEZZENT* E CRETINO
inutile ancora cercare finocchi di timpa,pensare che tirinchera sia scarso,che non abbia polso,che non abbia agganci
sono solo modi per trovare alibi che non esistono.
il problema è sempre stato uno ed è sempre lo stesso e si chiama guarascio.
finchè non ci lamentiamo tutti e gli rompiamo le pal** criticando,che è l'unica cosa che lo infastidisce,lui non farà mai nulla di diverso,NULLA.
quando gli cachi la minc* e lo critichi,sempre con lentezza,ma ancunu sordo u caccia.
ecco perchè è importante pressare.
una cosa è che lo facciamo solo noi del forum..e un'altra è se si unisce tutto il tifo e i tifosi.
vedi se lo contestiamo tutti come si fa due conti : meglio restare e cacciare sordi o cedere ad ancunu ca forse i sordi i caccia ?
o investi o vattene!
la sonata è sempre chira.
maledetto PEZZENT*.
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
Mandami in privato l'indirizzo di casa tua.Minaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:05Guarascio presidente è lo stesso che ha promesso che avrebbe fatto il sacrificio - e la vulgata successiva è che non è rimasto qui solo perché voleva la A (cosa a cui io credo, tanto per sgombrare il campo).Trotto2 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:01Oi Nube....ti prego.....Minaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:46Un giocatore che loro mettono sul mercato non lo fanno a te per farti dispetto? Non esiste proprio. Al massimo fanno un tot di sconto al Lecce di turno per venirgli incontro purché gli alleggeriscano il bilancio del suo stipendio mentre a te lo fanno pagare fino all'ultimo centesimo, ma certo non rifiutano i soldi tuoi, non andiamo appresso a queste cose. Inoltre conta la volontà del giocatore che oggi ha nuovamente bisogno di un rilancio e di riprendersi fisicamente, e si sentirebbe molto più sicuro a ripartire da qui, in un ambiente che peraltro lo idolatra. A Lecce sarebbe uno dei tanti. Forse lotterebbe come squadra per la serie A ma difficilmente potrebbe spiccare come singolo, e a lui serve questo.EUGENIO ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:40Con grande dispiacere penso che dobbiamo scordarcelo, ma ti sei dimenticato il calcio mercato di gennaio dello scorso anno, su ogni giocatore che noi trattavamo piombava il Crotone anche se non gli serviva,giusto per bloccare le nostre trattative i rapporti tra i munnizzari di Crotone e quello di Lamezia non sono mai stati buoni, ma dopo il derby dello scorso anno e relativi paccheri negli spogliatoi sono diventati da guerra fredda a guerra ragion per cui anche se gargamella "venisse fulminato sulla via di damasco" il Crotone non ci darebbe Rivier anche con un offerta superiore alla altre. Almeno io penso cosi e mi auguro di sbagliarmiMinaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 16:30È da quest'estate che si dichiarava pronto al sacrificio per Rivière, quando cercavamo la punta e lui ha detto testualmente che il più forte della categoria ce l'avevamo già (e in questo aveva perfettamente ragione) e avrebbe fatto di tutto per trattenerlo.Kronox ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 15:57 Ma Guarascio quand'è che esattamente ha dichiarato che avrebbe provato a prendere Riviere a gennaio ? Perchè a me non risulta sinceramente, io sono rimasto al "prenderemo la punta", fine.
Cosa confermata anche da Trinchera, che negava la possibilità che Rivière potesse restare perché voleva la serie A ma diceva esplicitamente che il presidente era prontissimo al sacrificio economico per trattenerlo e anzi aveva dato la sua disponibilità per tutto, tanto che lo stesso DS è stato autorizzato a riferirlo a Rivière.
Rivière poi è andato effettivamente in serie A.
Ora però è sul mercato e lo cercano in B (Lecce, Reggina, Cremonese). Se le parole del presidente hanno un senso, visto che intanto abbiamo ANCORA bisogno di un attaccante che segni, qualunque sia l'esborso necessario per riportare qui Rivière questo sacrificio è stato PROMESSO e quindi va fatto.
Ripeto, non si tratta di andare a Crotone a cercare di prendere un giocatore che loro non vogliono cedere e lui non vuole tornare in B.
È un giocatore sul mercato e sta tornando in serie B.
Guarascio ha l'OBBLIGO di riportarlo qui.
In prestito Vrenna non te lo darà mai.....
Lo devi ACQUISTARE.
Parliamo che in tutto l'affare costerebbe su per giù 1 milione...(1 MILIONE) 800 circa il cartellino e almeno 250 mila da qua fino a giugno .... considera poi che un biennale almeno (ALMENO) non glielo devi fare? Quindi la spesa è destinata vertiginosamente a salire.... diciamo 1 milione e 400 mila baiocchi fino al 2022 ....per un MOSTRO che però ha già 30 anni se non sbaglio.....cu Guarascio presidente?!?!?!
Diciami tu......
L'ha promesso lui, sono parole sue. Se non voleva cacciare i soldi stava zitto. Mò com'è è, piglia il dovuto e VA TI RICÒGLIA RIVIÈRE. Non mi interessa quanto costa. Alla parola data non si viene meno. Stop.
Altrimenti, conseguenze pesantissime.
Ti meriti una cassa di spumante!
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
"Ricordate quando sono arrivato quali erano le condizioni del calcio cosentino. Ebbene, non c’erano neanche i palloni!" Il lotito dei poveri...
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
marco376 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:54ben detto. basta nomi trotterelli o pettinini o ancora julio julio o skarsovMinaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:48La sola differenza sarebbe consistita nel fatto che toh, uno Gliozzi ti avesse fatto otto gol. Ti dice allora Guarascio "io Rivière lo avrei trattenuto quest'estate, non è stato possibile, quindi abbiamo fatto altre scelte e amen, mò ni tenimu Gliozzi".Vilienza ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:17 si, ma è abbastanza diversa la situazione ora
Guarascio ha detto che avrebbe fatto di tutto per trattenete riviere questa estate
e ci hai creduto solo tu (minaccia)
poi stranamente riviere qui non è rimasto, magari il guaro ha fatto di tutto eh ma la sostanza è che se ne è andato (io credo che per la nostra società non dico fosse impossibile trattenerlo, ma quasi)
ora mica devi trattare con riviere per farlo rimanere, devi prenderlo dal crotone. mi sembra leggerissimamente diverso.
e se ritengo fosse quasi impossibile trattenerlo questa estate, figuriamoci adesso
oh, poi magari guarascio lo prende e ni stuta eh
Ma tu STAI CERCANDO UNA PUNTA (forse addirittura due) sul mercato, e stai mandando via tutte le scelte di quest'estate, Gliozzi, Petre e Borrelli. Quindi dal momento che le altre scelte le stai rinnegando, dal momento che stai cercando una punta, dal momento che lui è sul mercato e torna in B, dal momento che tu stesso lo ritieni il più forte, costa osta al suo ritorno?
Tecnicamente una cosa sola: il costo.
Ma sei stato TU a dire che per Rivière il sacrificio lo avresti fatto. Quindi l'unica obiezione cade. Hai detto che eri disposto al sacrificio? FAI IL SACRIFICIO E VA TI RICÒGLIA RIVIÈRE.
LA PAROLA DATA SI MANTIENE
FAI ALL IN SUL N 29
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
scambi di favori..tu società X ti pigli carretta poi io ti faccio avere Y a meno sò e non te lo faccio toccare da altri e viene sicuro da te..anche se un joca,poi avrai Y che è uno togo e tanto sei una società ricca e per te l'ingaggio di carretta è nu pirito,mica come chiru guarascio che per sborsare 100mila euro s'addi fa l'equazioni ccu ri lenticchie perchè è un tirchio di M E R * *.Kronox ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:10 Ma il Chievo o la Salernitana di turno che se ne dovrebbero mai fare di Carretta ?
Ce lo vorremmo cacciare dalla disperazione qui a Cosenza che abbiamo una squadra mediocre e questi al 2 o terzo posto cercano lui ?
Forse sarò esagerato io ma per me non farebbe il titolare nemmeno nella Ternana o nel Bari.
ormai ho capito che molti movimenti di mercato vanno così..noi questi movimenti non li facciamo perchè i procuratori ce li facciamo nemici perchè non gli da un euro di percentuale,quindi i giocatori toghi,non ci cacano anche per questo,non perchè non c'è appeal o non ci su sordi.
il problema è che non li cacci..e allura ti frichi.
te l'ho fatta semplice
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con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
siete contenti della retorica ipocrita elevata fino all'ennesima potenza ???
ora iamu avanti con altri 10 anni di "pessimismo e fastidio", tanto sarà necessario prima che i "giornalisti" cosentini oseranno porgli di nuovo domande...
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
grande Dark, non si molla di un mmDarkGOD ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 19:25riviere sarebbe rimasto a cs senza problemi con un contratto serio e un progetto,è un calciatore di alto livello e oltre al contratto vuole giustamente nu minimo di decenza attorno,un tiani campi,un tiani strutture,un tiani una sede decente ca para nu pollaio,i maglie ccu ri punti i bottegaverde,un tiani osservatori caz** e mazzi..già per questo uno manco c'avissi pensà a vena ma metti che uno s'innamora dei colori e ci vo restà,dici,almeno na cazz'i squadra toga me la fai o mi fa joca ancora cu angiluzzu corsi ca mi fa i cross a bucita ?Trotto2 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 18:01Oi Nube....ti prego.....Minaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:46Un giocatore che loro mettono sul mercato non lo fanno a te per farti dispetto? Non esiste proprio. Al massimo fanno un tot di sconto al Lecce di turno per venirgli incontro purché gli alleggeriscano il bilancio del suo stipendio mentre a te lo fanno pagare fino all'ultimo centesimo, ma certo non rifiutano i soldi tuoi, non andiamo appresso a queste cose. Inoltre conta la volontà del giocatore che oggi ha nuovamente bisogno di un rilancio e di riprendersi fisicamente, e si sentirebbe molto più sicuro a ripartire da qui, in un ambiente che peraltro lo idolatra. A Lecce sarebbe uno dei tanti. Forse lotterebbe come squadra per la serie A ma difficilmente potrebbe spiccare come singolo, e a lui serve questo.EUGENIO ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 17:40Con grande dispiacere penso che dobbiamo scordarcelo, ma ti sei dimenticato il calcio mercato di gennaio dello scorso anno, su ogni giocatore che noi trattavamo piombava il Crotone anche se non gli serviva,giusto per bloccare le nostre trattative i rapporti tra i munnizzari di Crotone e quello di Lamezia non sono mai stati buoni, ma dopo il derby dello scorso anno e relativi paccheri negli spogliatoi sono diventati da guerra fredda a guerra ragion per cui anche se gargamella "venisse fulminato sulla via di damasco" il Crotone non ci darebbe Rivier anche con un offerta superiore alla altre. Almeno io penso cosi e mi auguro di sbagliarmiMinaccia ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 16:30È da quest'estate che si dichiarava pronto al sacrificio per Rivière, quando cercavamo la punta e lui ha detto testualmente che il più forte della categoria ce l'avevamo già (e in questo aveva perfettamente ragione) e avrebbe fatto di tutto per trattenerlo.Kronox ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 15:57 Ma Guarascio quand'è che esattamente ha dichiarato che avrebbe provato a prendere Riviere a gennaio ? Perchè a me non risulta sinceramente, io sono rimasto al "prenderemo la punta", fine.
Cosa confermata anche da Trinchera, che negava la possibilità che Rivière potesse restare perché voleva la serie A ma diceva esplicitamente che il presidente era prontissimo al sacrificio economico per trattenerlo e anzi aveva dato la sua disponibilità per tutto, tanto che lo stesso DS è stato autorizzato a riferirlo a Rivière.
Rivière poi è andato effettivamente in serie A.
Ora però è sul mercato e lo cercano in B (Lecce, Reggina, Cremonese). Se le parole del presidente hanno un senso, visto che intanto abbiamo ANCORA bisogno di un attaccante che segni, qualunque sia l'esborso necessario per riportare qui Rivière questo sacrificio è stato PROMESSO e quindi va fatto.
Ripeto, non si tratta di andare a Crotone a cercare di prendere un giocatore che loro non vogliono cedere e lui non vuole tornare in B.
È un giocatore sul mercato e sta tornando in serie B.
Guarascio ha l'OBBLIGO di riportarlo qui.
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Parliamo che in tutto l'affare costerebbe su per giù 1 milione...(1 MILIONE) 800 circa il cartellino e almeno 250 mila da qua fino a giugno .... considera poi che un biennale almeno (ALMENO) non glielo devi fare? Quindi la spesa è destinata vertiginosamente a salire.... diciamo 1 milione e 400 mila baiocchi fino al 2022 ....per un MOSTRO che però ha già 30 anni se non sbaglio.....cu Guarascio presidente?!?!?!
Diciami tu......
a kr quanto piglia 400-450 ? in A
ti sarebbe restato con 350 senza problemi,magari l'anno dopo lo vendevi pure e ci facevi cassa ma sarebbe rimasto..il problema è che tu quei soldi manco glie li hai offerto,hai continuato COME CON GLI ALTRI ad offrire la stessa cifra,motivo per il quale tutti quanti non rinnovano dopo na certa che conoscono il PEZZENT*.
e io posso capire che ci provi a risparmiare con giocatori che sono mestieranti ..ci sta..ma cu riviere che è un fuoco e t'ha salvato la categoria fai lo stesso il PEZZENT* ? ovvio ca manco ti cac*,oltre che la proposta se glie l'hai fatta,l'hai fatta sempre DOPO quella del crotone.
PEZZENT* E CRETINO
inutile ancora cercare finocchi di timpa,pensare che tirinchera sia scarso,che non abbia polso,che non abbia agganci
sono solo modi per trovare alibi che non esistono.
il problema è sempre stato uno ed è sempre lo stesso e si chiama guarascio.
finchè non ci lamentiamo tutti e gli rompiamo le pal** criticando,che è l'unica cosa che lo infastidisce,lui non farà mai nulla di diverso,NULLA.
quando gli cachi la minc* e lo critichi,sempre con lentezza,ma ancunu sordo u caccia.
ecco perchè è importante pressare.
una cosa è che lo facciamo solo noi del forum..e un'altra è se si unisce tutto il tifo e i tifosi.
vedi se lo contestiamo tutti come si fa due conti : meglio restare e cacciare sordi o cedere ad ancunu ca forse i sordi i caccia ?
o investi o vattene!
la sonata è sempre chira.
maledetto PEZZENT*.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
A torto o a ragione , dice (per la prima volta chiaramente viva Dio!)due fatti: 1) io più di questo nn posso fare e se c'è qualcuno che vuole entrare entri; 2) nessuno ha mai fatto passi tangibili x entrare. Ora, se c'è qualcuno che ha cercato di entrare ed è stato respinto o vuole rilevare il Cosenza, sarebbe bene che si facesse avanti e contrastare con i fatti quelle affermazioni. Altrimenti, nel bene o nel male, questo abbiamo e questo dobbiamo cercare di farci bastare...mah.. che amarezza...se no c'e' sempre la famosa alternativa del reset che come sapete - e sono in minoranza- nn mi vede addolorato.
Ultima modifica di vurpilu il mercoledì 13 gennaio 2021, 19:39, modificato 1 volta in totale.
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: CALCIOMERCATO 2020/21
guarà ma va cac*.Lupo 72 ha scritto: mercoledì 13 gennaio 2021, 19:21 IL PRESIDENTE GUARASCIO RISPONDE ALLE 10 DOMANDE DEI GIORNALISTI
Il Presidente Eugenio Guarascio ha risposto ai giornalisti che hanno posto dieci domande riguardo la gestione del club: “Rispondo con piacere alle domande che i giornalisti sportivi di varie testate mi hanno posto. Come è noto – finché è stato possibile – io stesso ho promosso più momenti di incontro con la stampa, convinto che il confronto e la trasparenza siano elementi sempre fondamentali per crescere, arricchirsi e migliorare la propria azione.
Il bilancio di questo decennio non può che essere positivo, ricordando da dove si è partiti e i passi in avanti che sono stati fatti. La crescita del Cosenza è stata importante, costante e costellata da soddisfazioni per la tifoseria e il territorio. Dalla vittoria dei Play Off Nazionali di Serie D, alla promozione in Serie C2 l’anno successivo, l’annessione ala Serie C con larghissimo anticipo, la Coppa Italia di Serie C e poi la conquista della Serie B attraverso la bellissima impresa dei Play Off. Pagine di storia arricchite dai successi nei derby, la celebrazione del Centenario, l’impresa nel post lockdown che ci ha portato alla ribalta internazionale. Insomma, nessuno, dieci anni fa, avrebbe potuto immaginare un periodo così florido per il calcio cosentino che proveniva da tre lustri di difficoltà, ripartenze e frenate improvvise. Un progresso in cui abbiamo creduto e che rappresenta anche un inedito nella storia del calcio calabrese.
In questi dieci anni ho guidato e curato il Cosenza Calcio come fosse una famiglia. E’ a tutti gli effetti una grande comunità in cui – come sempre accade – si vivono alti e bassi, gioie e momenti difficili, grandi soddisfazioni e delusioni. Mi sono – però – sempre lasciato guidare dal buon senso, dall’assoluto rispetto delle regole e da una passione autentica, figlia delle mie radici nella valle del Savuto e senza dubbio della grande storia e dell’assoluto carico identitario che i colori rossoblù portano con sé.
Non sfugga, su tutto, il fatto che l’ultimo anno – che pure si è concluso con l’esaltante permanenza in serie B – è stato stravolto dall’emergenza sanitaria, che ha scompaginato il mondo del calcio nella sua organizzazione, nelle sue regole, nel rapporto con la tifoseria. Ci siamo trovati davanti a una variabile inattesa e potentissima, che ci ha messo a dura prova, tanto più perché immersi in una regione già carica di fragilità e problematiche.
1) In un sistema sempre più competitivo e complesso, ogni nostra scelta è stata ponderata, valutata nel rapporto causa-effetti e la programmazione messa in campo nasce da una precisa volontà di valorizzare le risorse interne. In questo quadro va letta la decisione di affidarci a tante figure nate e cresciute nella palestra del Cosenza: da mister Occhiuzzi a Kevin Marulla ma gli esempi sono tanti e in ogni ambito della società. Se rischio c’è stato, lo abbiamo sempre calcolato tenendo conto dello scenario nel quale ci muoviamo: ovvero una serie B in cui competono colossi imprenditoriali – vedi Monza e Salernitana – e squadre retrocesse dalla serie A forti dei contributi della Lega. Nonostante ciò, la nostra società riesce a tenere il passo e gode di grande credibilità e consensi negli ambienti sportivi. Una squadra che “scala” diverse categorie in pochi anni ha necessità di un ricambio naturale di alcuni elementi, anzi noi possiamo vantarci di aver portato con noi ogni anno calciatori che hanno proseguito con successo il proprio percorso di crescita. Gli equilibri economici del mondo del calcio impongono di considerare anche gli accordi temporanei che spesso si rivelano, come successo nel nostro caso, un valore aggiunto. Procediamo con l’andatura – consentite il paragone – dell’alpinista, che affronta la vetta non a grandi falcate ma a piccoli passi senza però perdere il ritmo, sempre andando in avanti e mai indietro.
2) Sono circondato da grandi professionisti e Trinchera è tra questi. Adesso affrontiamo la campagna acquisti e ci saranno innesti importanti ai quali stanno lavorando sia Trinchera che il mister. Subito dopo aver imbullonato la squadra, provvederemo alla definizione dei rapporti contrattuali con Trinchera. Non esiste al momento nessun caso, anzi il lavoro viene portato avanti in armonia e nella piena consapevolezza che abbiamo dei risultati da raggiungere.
3) Devo dire che in questi anni non ho mai registrato proposte concrete di partecipazione societaria. Al contrario, solo dichiarazioni d’intenti che non si sono mai concluse in reali intenzioni di investire nella squadra e nei colori rossoblù. Da tempo sollecito le forze imprenditoriali sane a partecipare e alla gestione del calcio cosentino, ma i miei appelli, al di là del supporto degli sponsor che ringrazio sempre per la vicinanza e il sostegno, sono caduti nel vuoto. Non c’è un limite temporale, non c’era dieci anni fa, quando erano con me altri otto imprenditori che poi hanno abbandonato il progetto e non c’è ora. Ho fatto e farò di tutto per superare le difficoltà e garantire al Cosenza un presente e un futuro roseo. Ai miei collaboratori non posso che essere grato per la dedizione e per la professionalità che dimostrano ogni giorno. Dal canto mio, farò sempre ogni sforzo economico utile e necessario per onorare il mio impegno verso una realtà calcistica che ha un grande patrimonio di talenti ed è amatissima non solo nella città di Cosenza ma gode di un tifo solidissimo in ogni angolo della provincia, per non parlare poi dell’attenzione che registriamo in maniera crescente anche dai tanti cosentini che non vivono in Calabria. Il Cosenza è conosciutissimo e sono tantissimi anche i fan e sostenitori all’estero.
4) Riconosco a Stefano Trinchera grandi qualità umane, oltre a quelle professionali. Sono sicuro che il proprio orizzonte contrattuale non incida in alcun modo sulla sua attività e sul suo lavoro. E poi, ripeto, ci vedremo presto!
5) La collaborazione fra i diversi livelli societari e tra le diverse figure è un elemento centrale a mio avviso. Le competenze devono sempre essere spese in un rapporto di sinergia, per cui Occhiuzzi e Trinchera lavorano e programmano in collaborazione fra di loro. Sono due professionisti veri che stimo e rispetto e per questa ragione ho sempre riconosciuto loro il massimo dell’autonomia.
6) Una figura che ho cercato a lungo in passato. Si tratta di un elemento utile ma che deve inserirsi con tatto e diplomazia in un ambito precostituito e ben amalgamato. L’organizzazione interna della società può sicuramente essere migliorata, d’altro canto solo chi non fa non sbaglia. Vedremo come e quando intervenire, una volta però che – spero il più presto possibile – riusciremo a recuperare una dimensione ordinaria, con stadi finalmente abitati e spalti pieni, con un regime di normalità negli spostamenti, oggi faticosissimi per via dell’emergenza sanitaria che ha riversato sulle nostre spalle responsabilità, regole e costi enormi. Posso assicurare che per una squadra calabrese, e quindi immersa in una realtà periferica, ogni trasferta – e la maggior parte sono lontane visto che moltissimi club appartengono al nord Italia – è un enorme impegno.
7) Abbiamo un settore giovanile sano e lo abbiamo da subito coltivato: mister Occhiuzzi è la punta più avanzata di una politica di investimento e valorizzazione che ha bisogno di tempo per produrre i suoi risultati e che oggi purtroppo ha risentito fortemente del blocco causato dalla pandemia. In questi anni sono stati compiuti passi da gigante anche nel settore giovanile, a livello organizzativo e qualitativo. Gianluigi Sueva è il nostro orgoglio, ma non sono mancati e non mancano altri talenti. Certo più si alza il livello della prima squadra e più è difficile inserire giovani che riescano ad integrarsi e in più la pandemia ha avuto effetti devastanti per il calcio giovanile, fermando il tempo e limitando i progressi. Con la ripresa delle attività speriamo di continuare anche in questo senso il nostro percorso.
8) Ricordate quando sono arrivato quali erano le condizioni del calcio cosentino. Ebbene, non c’erano neanche i palloni! Abbiamo costruito tutto da zero, investito sullo Stadio e ciclicamente sul campo di allenamento. Abbiamo impegnato ingenti risorse non potendo contare, come le altre società in passato, su contributi pubblici, anzi dovendo far fronte a spese che in altre epoche erano di competenza di Enti che oggi attraversano profonde crisi economiche. Certamente paghiamo sul piano logistico diverse criticità e molteplici debolezze, la mano pubblica non è per ora di sostegno e di aiuto e le difficoltà finanziarie dell’amministrazione comunale complicano ulteriormente il quadro soprattutto nella gestione delle strutture sportive. Ma anche in questo aspetto, non ci giriamo dall’altra parte e stiamo programmando degli investimenti che – non appena saranno definiti in tutti i dettagli – saranno divulgati.
9) Come dicevo in precedenza, operiamo nel rispetto delle nostre forze: se ci fossero investitori animati da reali intenzioni di valorizzare e far crescere la società, sarei lieto di prenderli in considerazione e allargare la base societaria. Finora ciò non è accaduto, e siamo andati avanti con grande orgoglio confidando sulla nostra tenuta finanziaria, che devo dire ci ha portato risultati importanti che per primi i tifosi ci hanno riconosciuto, onorandoci di un sostegno fuori dal comune e che ogni giorno ci dà una marcia in più. Il Cosenza è tale proprio perché ha un carburante naturale, su cui – devo ammetterlo – non tutti i club, anche i più blasonati, possono contare. La passione dei nostri tifosi non ha prezzo. Lo hanno dimostrato nelle grandi occasioni: il Centenario, i play off per la serie B e seguendoci anche in trasferta in numero importante. Ma gli investimenti devono anche tenere conto della logica dell’equilibrio economico societario. Abbiamo visto tante grandi piazze svanire nel nulla per non aver rispettato i parametri di una buona gestione societaria. Il Cosenza dovrà sempre scendere in campo sapendo di poter contare su basi solide.
10) Ogni approdo è raggiungibile se si creano le condizioni. Lo abbiamo dimostrato in questi anni. Del resto c’era chi non credeva neanche nella possibilità di arrivare dove siamo arrivati. Il rispetto delle regole, la legalità, l’equilibrio economico e il massimo impegno garantiscono ad una società la longevità e la forza di competere ad alti livelli con chiunque. Siamo felici di aver consentito ai nostri tifosi e a voi giornalisti di poter vivere e raccontare le pagine di calcio che abbiamo scritto insieme finora, ma la storia rossoblù non finisce certo qui. Il campo ci ha sempre riservato gioie se è vero come è vero che l’anno scorso la Bbc ci ha collocato fra le migliori squadre al mondo per performance e risultati. E se competiamo con la Premier, perché non pensare alla A! Un pizzico di buona sorte, poi, non fa mai male”.
ancora credete a sto personaggio che promette investimenti rinnovi e strutture ?
sono 10 anni che lo dice unna fattu na bella capocc*** se non i seggiolini (ca sinnò manco faceva gli incassi dei botteghini perchè ci avrebbero dato lo stadio non conforme)
i solite liccate di picciune scritte da qualcun altro.
parole solite inutili parole.
adi fa i fatti.
vuoi investire ?
CACCIA I SORDI PER CASASOLA E RIVIERE SINNO' VA AMMACCA PIRCOCHE
che PEZZENT* coniglio
pensa che i tifosi siano tutti stupidi e i suoi lacchè.
..cento anni di storia..
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