Anche se in ritardo per impegni lavorativi, tranne ieri sera dalle 7 a mezzanotte, per ovvi motivi, rispondo ad un po’ di dubbi che sono stati sollevati….
Si tratta di uno studio di fattibilità, pubblicato qua anche per vedere le reazioni e comunque stimolare un dibattito, su una possibile riconversione dello stadio da struttura polivalente a struttura adibita alla sola pratica del calcio. Questo presuppone la proprietà o comunque il diritto di proprietà da parte della società Cosenza Calcio, per due motivi, il primo è il costo dell’intervento che il Comune di Cosenza non potrebbe sostenere, il secondo è per aumentare il valore della Società con un immobile di proprietà. Questo si può ottenere unicamente con la cessione del diritto di superficie da parte del Comune al Cosenza, come fatto ad Udine che, a cui peraltro ci si è ispirati per l’intervento di ristrutturazione in sé.
La capacità finale risulterebbe intorno a 21000 spettatori di cui circa 1800 per il settore ospiti, posizionato in Curva Nord dal lato della tribuna numerata. Lasciare le due tribune e operare solo sulle curve non andrebbe bene per non avere uno stadio pressappoco quadrato con visuale non sufficiente dai settori oggettivamente più ″pregiati″, insomma una cosa fatta a metà. Lasciare la tribuna A/numerata ha un senso essendo comunque l’unico settore realisticamente decente oltre che per contenere i costi. Delocalizzare l’impianto non si può a meno di non costruirlo nella zona sud della città che non si presterebbe molto. Con uno stadio con la struttura del San Vito l’unica alternativa a questo tipo di intervento è demolire tutto e ricostruire.
L’intervento così concepito comporterebbe una spesa presumibilmente intorno ai 30-35 milioni di euro, da ottenere mediante Credito sportivo (mutuo ventennale con rata annuale di circa 3 milioni di euro). La sostenibilità ci potrebbe essere solo con una presenza costante allo stadio dei tifosi (almeno 10.000 persone a partita per aiutare la società, non un’utopia considerando la popolazione dell’area urbana e dell’intera provincia, che nell’arco di un campionato consentirebbero di coprire quasi la rata del mutuo) e l’eventuale inserimento di attività commerciali negli spazi che si andrebbero a creare, oltre che della sede societaria, museo, store ecc.
Comunque, Forza Lupi e attendiamo fiduciosi gli eventi…….
Intanto ci siamo presi sta coppa.